5 LUGLIO : Poplifugia

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Denario con testa laureata di Quirino, 56 a.C.

Poplifugia
Poplifugia, era antica festività romana, Il termine poplifugium significava "fuga del popolo”. La festa era celebrata il 5 Luglio, in ricordo della fuga del popolo dopo la morte o sparizione di Romolo, secondo la leggenda, rapito durante una tempesta tra il fragore di tuoni e fulmini e portato via sul carro di fuoco del Dio Marte, ed ass...unto in cielo come un dio. Tornato il sereno, il popolo si mise alla ricerca del re sparito, fin quando posero termine alle ricerche . Il senatore Giulio Proculo asserì che Romolo stesso gli aveva detto d'essere ormai un dio, Quirino. Secondo Varrone il "poplifugio" sarebbe nato dalla disfatta inflitta ai Romani dai Fidenati. La festa si celebrava con un sacrificio presso la Palude Caprea, in ricordo di Romolo. Macrobio e Plutarco narrano che, dopo la cacciata dei Galli, i Fidenti, i Filculnei ed altre limitrofe popolazioni latine avrebbero minacciato Roma di completa distruzione, se non venivano loro cedute in matrimonio fanciulle romane di libere condizioni.
Mentre il Senato si consultava sulle decisioni da prendere,una schiava nome Tutola o Filotide propose di andare lei ed altre schiave ad offrirsi ai nemici, facendo credere loro di essere donne libere. In memoria dell'avvenimento sarebbero state istituite quelle ancillarum festum o " festa delle serve ", del 6 Luglio, per ricordare, come scrive Macrobio, l'affrancazione concessa dal Senato a Tutola e le sue compagne, alle schiave fu permesso, poi, di prendere parte, insieme alle donne libere, alla festa in onore di Juno Caprotina con parità di diritti e col sacrificio, sembra , di una capra sotto un albero di Caprificio, festa che si concludeva con una gara alquanto licenziosa fra le schiave stesse.

Fonti:

• J. Champeaux, La religione dei romani, Il Mulino, Bologna 2002
• J. Scheid, La religione a Roma, Laterza, Roma-Bari 2001
• Guido Di Nardo " Alle fonti della religione Romana " Ediz. Ruiz - Roma 1951

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